Questa immagine arriva dallo Shandong, una delle tante province cinesi dalle quali centinaia di milioni di giovani sono partiti per andare nelle grandi città a lavorare: perché anche «arricchirsi è glorioso», disse Deng Xiaoping lanciando l’economia di mercato. L’uomo inginocchiato ha 46 anni, si chiama Zhang Jinli, ha un buon impiego a Pechino e negli ultimi quattro anni non era tornato mai a casa a Zibo dai genitori. Questa volta Zhang ha seguito la tradizione: è andato a visitare i suoi per il Capodanno lunare. Alla stazione dei treni, di fronte al padre e alla madre, quest’uomo sposato e diventato a sua volta padre, si è messo in ginocchio, poi si è prostrato, chiedendo perdono per la sua lunga assenza. Qualcuno ha visto la scena, l’ha fotografata con lo smartphone e l’ha inviata al giornale locale, il "Qilu Evening Post" (il citizen journalism è vivace anche in Cina). Il quotidiano ha ricostruito la storia, ha accertato che il padre di Zhang ha ottant’anni, che la donna al suo fianco è la seconda moglie, la matrigna, ma ha sempre considerato il figlio del marito come un proprio figlio. «Zhang si è prostrato perché non si sente degno dei genitori, pensa di non essere stato rispettoso e riconoscente come avrebbe dovuto», ha scritto il cronista.
Le foto hanno riaperto il dibattito sulla pietà filiale, che è uno dei concetti cardine del confucianesimo, bruciato sull’altare della Rivoluzione culturale e poi su quello della crescita economica a doppia cifra inseguita dalla Cina negli ultimi trent’anni. Sul web si sono intrecciati migliaia di commenti. Per qualcuno il gesto di pentimento e dolore del figlio «è stato commovente»; per altri «eccessivamente emotivo»; «la vita è dura»; «che tristezza». Ma la discussione non è limitata ai social network: nel 2013 è stata introdotta una legge per la «Protezione dei diritti e degli interessi degli anziani», che in Cina sono quasi 200 milioni e diventeranno il doppio tra un paio di decenni. Il nuovo pacchetto di norme introduce l’obbligo per i figli grandi di visitare il padre e la madre «più spesso» e addirittura concederebbe ai lavoratori 20 giorni di permesso per andare a trovare i vecchi genitori che vivono molto lontani. La legge non prevede sanzioni e naturalmente nessuno la fa rispettare. Uno degli estensori, il professor Xiao Jinming della Shandong University, ha spiegato: «È soprattutto un modo per sottolineare il diritto dei nostri anziani a chiedere sostegno emotivo, noi vogliamo enfatizzare questa esigenza». Un blogger ha riassunto così i suoi dubbi: «La pietà filiale dovrebbe essere naturale. Questa legge svela la tragedia della nostra generazione». A settembre, all’esame per aspiranti magistrati e avvocati, è stato posto il quesito: «C'è un incendio nella vostra casa, chi salvereste? Vostra madre o la fidanzata?». La risposta giusta: «Sarebbe un crimine anteporre l’amore romantico al dovere filiale». Così dice la legge.
Fonte: corriere.it