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mercoledì 30 settembre 2015

Baratto amministrativo a Milano e Bari per chi è in debito col fisco

Copyright (c) FIRSTonline: Baratto amministrativo

Pagare le tasse senza sborsare denaro, ma operando come volontario per lavori di pubblica utilità, dal giardinaggio nei parchi pubblici alla pulizia delle scuole. E’ questo il principio alla base del baratto amministrativo, una forma di collaborazione tra cittadino e amministrazione locale introdotta dal decreto Sblocca Italia e recentemente adottata da Milano e Bari. A fare da apripista, tuttavia, sono state decine di piccoli Comuni italiani. Il principio è di agevolare i "morosi involontari" cioè quelle persone - lavoratori dipendenti, piccoli imprenditori, professionisti autonomi - che si sono trovati in situazioni di diffcioltà economica e non sono riusciti a saldare il loro debito con le amministrazioni comunali sia sul versante fiscale che su quello dei servizi. Ecco alcuni esempi.

MILANO

Nel capoluogo milanese, dal 2016 saranno pubblicati i primi bandi per trovare i candidati. Potranno partecipare solo i cittadini con un reddito Isee inferiore ai 21mila euro che dimostrano di essere in una condizione di morosità incolpevole (ma per debiti antecedenti al 2013 e d’importo non inferiore a 1.500 euro), ovvero di non aver pagato le tasse per ragioni particolari (ad esempio la perdita del lavoro). La cifra ancora da versare deve essere, naturalmente, relativa a tributi comunali (come Imu, Tasi, Tari, multe, rette o affitti delle case popolari).

BARI

La delibera per il baratto amministrativo è stata approvata anche a Bari, dove “stiamo elaborando un apposito regolamento – ha spiegato il sindaco Antonio Decaro - che definisca tutti i criteri rispetto alle attività e i servizi da inserire in elenco e le modalità con cui i cittadini potranno dare la propria adesione del tutto volontaria. Il regolamento dovrà essere approvato dal Consiglio comunale e incrociarsi con il bilancio dell'esercizio finanziario delle prossime annualità 2016-2018”.

UN ESEMPIO FRA I PICCOLI COMUNI: MASSAROSA 

Il Comune in provincia di Lucca ha offerto uno sconto del 50% sulla Tari (la tassa dei rifiuti) in cambio dell’imbiancatura delle aule scolastiche o della cura delle aiuole. Ma non c'è solo Massarosa, in Puglia anche Bitonto e Andria si sono mosse. E la novità promette di estendersi a macchia d'olio perché viene accolta con favore delle comunità locali.

Fonte: firstonline.info

Sorelle gemelle ma di razze diverse: lo strano caso di Lucy e Maria

Lucy e Maria Aylmer

Chi non conosce la loro storia e la loro famiglia fa molta fatica a crederci, ma Lucy e Maria Aylmer, due diciottenni britanniche, sono sorrelle. E per di più gemelle. Lucy ha la pelle molto chiara, capelli rossi e occhi azzurri, mentre sua sorella Maria ha pelle scura e riccioli neri. Quando sono nate, neanche i genitori avevano idea della sorpresa che li attendeva, poiché il colore della pelle non è prevedibile da nessun test prenatale.

A determinare la loro particolarità, il patrimonio genetico di mamma Donna, per metà giamaicana, e papà Vince, inglese doc. Lucy e Mary hanno tre fratelli più grandi, che sono un perfetto mix di entrambi i genitori, mentre le due piccole di casa sono agli estremi opposti.
Così come l'aspetto, anche il carattere delle gemelle è molto diverso: Lucy studia arte e design al Gloucester College, Maria mentre studia legge al Cheltenham College. "Maria ama dire alla gente al college che ha una gemella bianca - ha spiegato Lucy - e io sono molto orgogliosa di averne una nera".
Fonte: Leggo.it

Ipocondriaco, va in ospedale troppe volte: il medico spazientito lo colpisce con un pugno

Ipocondriaco, va in ospedale troppe volte: il medico spazientito lo colpisce con un pugno

Forse un po' ipocondriaco, sicuramente ansioso. Un paziente è stato letteralmente picchiato dal dottore del pronto soccorso perché si era recato in ospedale troppe volte. E' successo a Aomori, in Giappone. Un ipocondriaco si è presentato all'ospedale 3 volte in una notte accusando diversi disturbi. Ogni volta è stato visitato e rimandato a casa. Alla terza il medico non ha resistito e lo ha colpito allo stomaco. Nessuna lesione interna per la vittima.

Da un' indagine successiva riportata dal Japan Today, è risultato che il paziente è stato portato in ospedale dall'ambulanza 18 volte solo nel 2015. Tuttavia il medico ha riconosciuto il suo errore e si è prontamente scusato. Come punizione ha solo ricevuto una 'strigliata'. Ma l'ospedale ha comunicato che prenderà le misure necessarie per garantire che non ci sia più alcun tipo di violenza.
Fonte: leggo.it

Delitto di Pordenone. Armi a casa del caporale napoletano: sequestrate

Armi a casa del caporale napoletano: sequestrate


Artur Mas vuole avviare il processo d’indipendenza senza maggioranza qualificata, cioè dei due terzi, ma solo con quella assoluta

"Catalogna, la secessione è un sogno da sempre"

C'è un settimo colpo nella vecchia Beretta ripescata nel laghetto del parco di San Valentino dai carabinieri-sommozzatori. Ed è in canna. Potrebbe essersi inceppato mentre il killer scaricava la sua semiautomatica 7,65 contro Trifone Ragone e Teresa Costanza. Ma c'è anche un'altra possibilità: che il giustiziere dei fidanzati possa averlo tenuto per difendersi nel caso fosse stato scoperto durante l'agguato.
Giosuè Ruotolo, di Somma Vesuviana, commilitone ed ex coinquilino di Trifone Ragone, è sospettato di essere l'autore del duplice delitto del 17 marzo. Gli investigatori hanno ora la certezza che l'autore del duplice delitto si è avvicinato all'auto delle vittime con sette colpi a disposizione e ne ha sparati sei da distanza ravvicinata. Il caricatore, monofilare, quando è stato recuperato nel laghetto era privo di munizioni. Il settimo colpo - compatibile con i 7,65 Geco che hanno ucciso i fidanzati - è stato ritrovato l'indomani, quando i sub hanno trovato il resto dell'arma. Sulla provenienza della pistola non ci sono ancora indicazioni. La vecchia Beretta, una leggera e maneggevole 7,65 concepita per gli ufficiali di seconda linea e successivamente riconvertita per uso civile, nonostante sia così datata ha una matricola, come tutte le pistole che all'epoca uscivano dalla fabbrica d'armi Pietro Beretta.
Come se la sia procurata l'autore del duplice delitto resta un mistero. Ce l'aveva in casa qualche parente? È un'arma ereditata da qualche nonno ufficiale del Regio esercito? Gli accertamenti sulla pistola si sono spostati a Somma Vesuviana, dove vive la famiglia del caporale Giosuè Ruotolo, il ventiseienne del 132° Reggimento carri sospettato di aver ucciso i fidanzati e raggiunto da un avviso di garanzia per duplice omicidio e porto abusivo di armi. Il giovane è incensurato e privo di porto d'armi.
Ma il padre detiene in casa armi regolarmente denunciate. Ed i carabinieri gliele hanno ritirate proprio in considerazione della gravissima ipotesi di reato per la quale è stato indagato il figlio. La detenzione di armi nell'abitazione di via Fornari, a Somma Vesuviana, era infatti diventata incompatibile con quella del giovane militare. Nel frattempo il ventiseienne, che continua a dichiararsi estraneo al delitto e si dice sicuro di poterlo dimostrare, ha lasciato la casa paterna per sfuggire all'assedio delle telecamere. Ed ha trovato riparo nella casa di campagna assieme al fratello. Uno dei suoi avvocati, Roberto Rigoni Stern, è sempre più orientato a chiedere alla Procura l'interrogatorio di Giosuè Ruotolo.
Domani, al termine di un colloquio con il giovane, la decisione. La sua istanza verrebbe accolta immediatamente dai sostituti procuratori Pier Umberto Vallerin e Matteo Campagnaro. Se a muovere questo passo sarà invece la Procura, dovrà farlo notificando a Ruotolo un invito a presentarsi con formulato l'incolpazione: in questo caso il giovane ha diritto di avere a disposizione tre giorni, oltre a un quarto per il viaggio. Il procuratore Marco Martani non nasconde che l'interrogatorio sarà un passaggio doveroso, previsto per la prossima settimana. «Voglio precisare che le tracce biologiche repertate sull'auto - spiega Rigoni Stern, che difende Ruotolo assieme a Giuseppe Esposito e Giovanna Lacorte del Foro di Nola - non sono riconducibili a sangue e dovranno essere analizzate in laboratorio».
Per questo accertamento la difesa sta per nominare un genetista. Rigoni Stern dice che caporale «sta gestendo questa situazione con grande maturità. Contiamo di dimostrare presto la sua estraneità e il fatto che sia a piede libero per un reato gravissimo denota la serietà con cui si muovono i pm».
Fonte:  ilmattino.it

Morta suicida Cathriona White, fidanzata di Jim Carrey: si erano appena lasciati. Lui: “Era un fiore troppo sensibile”



Scamarcio aggredito al distributore di benzina: "Un camionista gli ha strappato la camicia"

Scamarcio aggredito al distributore di benzina: "Un camionista gli ha…

Cathriona White, la fidanzata dell’attore Jim Carrey, si è suicidata dopo essersi lasciata con il celebre attore. Erano insieme da tre anni, ma l’amore era finito solo pochi giorni fa. Laconico il commento dell’attore: “Era un fiore troppo fragile”
IL FATTO – Secondo il rapporto della polizia la giovane ventottenne si sarebbe tolta la vita con un’overdose di farmaci. Il cadavere è stato ritrovato nel suo appartamento di Sherman Oaks, California.
SI ERANO APPENA LASCIATI – Cathriona e Jim si erano lasciati il 24 settembre al termine di una relazioe cominciata nel 2012, più volte interrotta e poi ripresa. Prima di uccidersi Cathriona era andata su Twitter scrivendo: “Chiudo il mio profilo Twitter, spero di essere stata una luce per chi mi è più caro e vicino”. Di fianco al cadavere delle pillole e un biglietto con il nome dell’ex.
CHI ERA – Irlandese, Cathriona faceva la truccatrice. Aveva conosciuto Jim sul set di un film. La loro fu una relazione tormentata. Lui, nel 2014, aveva dichiarato di avere difficoltà nel portare avanti una relazione stabile dopo la lunga storia d’amore con Jenny McCarthy.
LA REAZIONE – “Sono scioccato e profondamente addolorato per la scomparsa della mia dolce Cathriona. Era un fiore irlandese delicato, troppo sensibile per questa terra”. Queste le parole di Jim alla notizia della morte della giovane.
Fonte:  oggi.it

Le due feste di Berlusconi che compra in Brianza una villa per Francesca


Una villa in Brianza, a Casatenovo, frazione di Rogoredo. A dieci chilometri da Arcore. È l’acquisto che Silvio Berlusconi ha perfezionato qualche giorno prima del suo settantanovesimo compleanno, che cadeva nella giornata di ieri. Ma non è stato un regalo per se stesso. La dimora nota col nome di Villa Giambelli, infatti, è stata comprata dall’ex premier per la compagna Francesca Pascale. Che ci andrà a vivere nel momento in cui - questione di qualche settimana, al massimo qualche mese - saranno finiti quei lavori di ristrutturazione che il presidente di Forza Italia sta seguendo in prima persona.

Come dimostrano le sue continue sortite a Rogoredo e dintorni certificate ieri, con tanto di foto, dal Giornale di Merate. Doveva essere un compleanno in sordina, il settantanovesimo, per Berlusconi. Fino a qualche giorno fa sembrava abbastanza disattento alle dinamiche della politica, abbastanza disinteressato a quelle del Senato che vota la riforma della Costituzione, abbastanza distante da una Forza Italia in preda a una crisi di consensi che pare ormai cronica. E invece, per l’ennesima volta nella sua ormai lunga carriera, l’ex premier riesce a sorprendere tutti. Sia nella sua sfera pubblica che in quella privata. Sul primo fronte, con quell’annuncio del «ritorno in campo» ribadito anche nella notte tra lunedì e martedì a Villa Gernetto, di fronte a una platea di imprenditori brianzoli che gli hanno fatto gli auguri allo scoccare della mezzanotte. Sul secondo, con la scelta di tornare a vivere da solo. A occupare da solo, insomma, la residenza di Arcore. Dietro quest’ultima mossa, però, si nasconde anche un significato politico. Berlusconi interpreta la sua ultima «discesa in campo» come un momento su cui vanno concentrati tutti gli sforzi. Con Villa San Martino che torna a essere il centro nevralgico della vita di Forza Italia, com’era ai tempi dei mega-vertici di maggioranza e delle cene del lunedì con Umberto Bossi. E con un allentamento dei rapporti con il «cerchio magico», mentre la Pascale, con Dudù, dovrebbe presto traslocare a Villa Giambelli.
Quello festeggiato ieri, insomma, sembra essere per Berlusconi un compleanno che chiude un’era e ne apre un’altra. L’ex premier torna a giocare in solitaria. Più idee e più strategia politica, meno polemiche interne e meno litigi. Come il litigio che, memore del sommovimento creato qualche mese fa dalla festa di compleanno della Pascale (molti forzisti non erano stati invitati, altri sì, e alcuni dei primi c’erano rimasti male assai), l’ex premier ha scongiurato con l’organizzazione del compleanno di ieri sera, ad Arcore. La festa (con Bocelli che cantava) è stata riservata solo ai familiari, agli amici di vecchia data, ai vertici delle aziende (Fedele Confalonieri ed Ennio Doris), del Milan (Adriano Galliani) o delle testate giornalistiche (Alessandro Sallusti) con cui Berlusconi ha rapporti antichi. Politica, invece, poco o niente (tra gli invitati c’erano Mariarosaria Rossi e Michela Vittoria Brambilla). Per i politici, infatti, è stata organizzata un’altra festa che andrà in scena stasera a Roma, alla Terrazza Caffarelli, a pochi metri dal Campidoglio. Tra gli invitati ci sono i senatori, i deputati e anche gli europarlamentari azzurri, oltre a qualche big forzista che non ha incarichi istituzionali o che, come nel caso di Giovanni Toti, governa qualche ente locale.
Dicono che Berlusconi possa tirar fuori dal cilindro, stasera, qualcuno dei suoi annunci politici a effetto, magari proprio al momento del taglio della torta di compleanno. Tra i regali riceverà quello per cui Paolo Romani sta raccogliendo i soldi all’interno del gruppo di Palazzo Madama, lo stesso che giorni fa ha perso altri due pezzi, finiti nella pattuglia di Denis Verdini. «Stiamo raccogliendo cinquanta euro a testa per fare il regalo al presidente», s’è lasciato scappare ieri il capogruppo nel bel mezzo della buvette del Senato. Una cifra un po’ misera. Soprattutto se si considera che il festeggiato - che comunque, va detto, ha ben altre possibilità - era solito regalare Mini Cooper, tablet, orologi e, male che andasse, televisori al plasma. Anche ai parlamentari, a volte.
Fonte: corriere.it

Choc a Napoli, sedicenne accoltellato a una gamba e al polmone a scuola

Choc a Napoli, sedicenne accoltellato al polmone all'uscita di scuola: è grave

Un sedicenne è stato accoltellato durante un litigio tra coetanei all'uscita di scuola. Il ferimento è avvenuto fuori dall'Istituto Caruso, a vicolo Connola al Trivio, nei pressi di corso Malta, nel quartiere Poggioreale. L'aggressione, secondo le prime provvisorie informazioni, sarebbe avvenuto per futili motivi, forse per un corteggiamento sgradito.

Il ragazzo, ferito a una gamba e a un polmone, è stato ricoverato al Loreto Mare. Attualmente si trova in sala operatoria. Sull'episodio indaga la Polizia. Secondo fonti della Questura gli agenti sono già sulle tracce dell'aggressore.
Il presunto autore del ferimento, secondo quanto si apprende, è già stato identificato dalla polizia. È un suo coetaneo e residente nello stesso Comune dell'hinterland. La lite tra i due sedicenni è stata scatenata da futili motivi.
Fonte: ilmessaggero.it

Giancarlo Magalli, guerra social con Morandi: "Gli ho chiesto un selfie e me l'ha negato" -Leggi

Giancarlo Magalli, guerra social con Morandi: ​"Gli ho chiesto un selfie e me l'ha negato"


Scamarcio aggredito al distributore di benzina: "Un camionista gli ha strappato la camicia"

Scamarcio aggredito al distributore di benzina: "Un camionista gli ha…




"Stasera ho incontrato Gianni Morandi in un ristorante. Io tornavo da uno spettacolo teatrale a cui avevo assistito, lui dal concerto con Baglioni - ha scritto Magalli sulla sua pagina fan - L'ho salutato, ci conosciamo da anni, e poi gli ho detto: 'Visto che tutti e due abbiamo tanti amici su Facebook, facciamoci un selfie insieme e pubblichiamolo, sarebbe divertente!'.
Mi ha risposto: 'Ci devo pensare'. Me ne sono andato ed ho capito che i like non danno la felicità".
Un post malinconico che mostra tutta la delusione per un rifiuto inaspettato. Perché tuttavia Magalli voleva solo fare una cosa simpatica e probabilmente non si aspettava un "no" da Morandi.
Eppure in passato lo stesso conduttore aveva difeso il cantante proprio su facebook con un post sui migranti. "Sono mesi - scrisse Magalli - che Gianni Morandi pubblica quasi quotidianamente foto della sua colazione e ci racconta che è andato a vedere le mucche al pascolo, raccogliendo migliaia di like e qualche critica per la leggerezza dei temi.
Oggi parla di qualcosa di attuale e di serio: il dramma del l'immigrazione (anche se paragonare i nostri nonni che emigravano in America per lavorare ai migranti che si riversano sulle nostre coste è un po' ardito) e gli arrivano migliaia di insulti. Mi dispiace. A volte la foto di un uovo strapazzato dà più gioie che dire ciò che si pensa".
Fonte: Leggo.it

Breivik: Non ne posso più: farò lo sciopero della fame fino alla morte

Breivik

Anders Breivik, il terrorista norvegese che il 22 luglio 2011 uccise 77 persone per mandare un messaggio forte al popolo, per fermare i danni del Partito Laburista Norvegese e per fermare una decostruzione della cultura norvegese per via dell'immigrazione in massa dei musulmani, ha preso carta e penna per scrivere ai media norvegesi e svedesi per lamentarsi del regime carcerario in cui si trova.

Come riporta l'Huffington, Breivik non riesce più a vivere e così e sta pensando di iniziare uno sciopero della fame fino alla morte. Inoltre, il terrorista punta il dito contro le comunicazioni ridotte, gli orari, l’irrigidimento delle condizioni generali e soprattutto 'il non poter più studiare per il corso di scienze politiche all’università di Oslo' perché non è 'più umanamente possibile'.
Fonte: Ilgiornale.it

La gaffe di De Sica che fa infuriare l'inviata di Striscia

Christian De Sica

Subito scintille alla prima puntata.Christian De Sica debutta a “Striscia la notizia” a fianco della ormai collaudata Michelle Hunziker ed è già polemica. L’attore avrebbe condotto “a braccio”, improvvisando, volendo puntare su quella simpatia che lo ha accompagnato per tutta la sua carriera cinematografica. ma questa volta qualcosa è andato storto. Infatti, quando la Hunziker ha annunciato il servizio dell’inviata siciliana, De Sica si è lasciato sfuggire un “Stefania Petyx chi?”. Una battuta, forse senza maliginità, che però ha subito ricevuto una replica dalla diretta interessata che ha scelto Twitter per rispondere.

“Ho un caratteraccio ma te lo voglio dire gentilmente: sarebbe carino e cortese se imparassi i nomi degli inviati” ha cinguettato la Petyx che ha ricevuto da molti i complimenti per un servizio molto coraggioso che ha registrato nel quartiere Ballarò di Palermo dopo l’incendio in un pub. Insomma per De Sica un debutto con qualche sbavatura. Ma di certo la sua simpatia sarà comunque un volano per gli ascolti di Striscia.
Fonte: ilgiornale.it

martedì 29 settembre 2015

Uomo armato sulla pista del Jfk, cercava di raggiungere il Papa

papa aereo

Attimi di tensione all'aeroporto JFK di New York. Un uomo armato di coltello e a bordo di un Suv è riuscito ad eludere la sorveglianza e arrivare sulla pista di decollo con un solo obiettivo: raggiungere il Papa.
L'uomo però, deve aver sbagliato qualcosa perché è arrivato subito dopo che l'aereo papale era partito. Non accortosi dell'errore, credendo fosse il corteo di Francesco, ha seguito quello del presidente del Turkmenistan.

Rsosi conto in un secondo momento di aver sbagliato corteo, ha quindi seguito quello del premier Matteo Renzi. A quel punto gli agenti hanno notato l'auto sospetta e, dopo aver fermato l'uomo, l'hanno arrestato.
Le autorità locali hanno affermato che l'uomo, Christopher Cannella, 39 anni, ex vigile del fuoco di Long Island, è riuscito a violare la sicurezza mostrando un distintivo dei vigili del fuoco.
Agli inquirenti ha detto di voler incontrare il pontefice e di voler cambiare il mondo. Secondo il suo legale, Cannella, sposato e padre di due figli, sarebbe sotto stress per un recente lutto, inoltre ha dovuto interrompere la sua carriera da pompiere a causa di un problema all'anca.
Fonte:  ilgiornale.it

Brasile choc: i giocatori protestano, l'arbitro si difende con la pistola

Brasile choc: i giocatori protestano, l'arbitro si difende con la pistola

I giocatori protestano e l'arbitro li minaccia con la pistola. L'incredibile episodio arriva dal Brasile, dal match dilettantistico tra Brumadinho e Amantes da Bola. Tutto comincia quando il direttore di gara Gabriel Murta sorvola su un brutto fallo di un giocatore del Brumadinho su un avversario. A quel punto tecnico e panchinari degli Amantes da Bola, amanti del pallone, evidentemente, solo a parole, invadono il campo per chiedere l'espulsione del giocatore avversario.

Uno degli Amantes aggredisce anche il direttore di gara, rifilandogli uno schiaffo e un calcio. E' a quel punto che l'arbitro lascia tutti a bocca aperta, estraendo una pistola dalla divisa e iniziando a minacciare il suo aggressore. Che, ovviamente, se la dà a gambe impaurito insieme ai compagni di squadra, evidentemente convinti che fosse meglio subire un torto arbitrale che un colpo di pistola. Non essendoci forze dell'ordine ai margini del campo - il match, come detto, era di una categoria dilettantistica - è stato necessario l'intervento dei guardalinee per fermare il direttore di gara e riportare la calma.
Fonte: ilgazzettino.it

Juve, Caceres messo fuori rosa


TORINO - Martin Caceres è stato messo fuori rosa dalla Juventus dopo l’incidente che lo ha visto protagonista la notte scorsa a Torino. In una nota della società bianconera si sottolinea che «il comportamento tenuto nella notte tra il 28 ed il 29 settembre rappresenta una grave violazione degli impegni assunti nei confronti della Juventus, oltre a ledere l'immagine della nostra Società. Juventus, pertanto, applicherà al calciatore i provvedimenti disciplinari della multa e dell'esclusione temporanea dall'attività agonistica della Prima Squadra».

LA VICENDA - Il difensore uruguaiano si è schiantato con la sua Ferrari rossa, poco dopo la mezzanotte, contro una pensilina degli autobus nella periferia sud di Torino. Tornava da una festa di compleanno e ha imboccato corso Giambone in contromano urtando il cordolo dello spartitraffico e fermando la sua corsa contro la fermata del bus. E’ uscito illeso, ma i vigili urbani che sono intervenuti hanno rilevato nell’alcol test tracce di alcol nel sangue. Al difensore è stata ritirata la patente, la sua Ferrara è stata posta a un fermo amministrativo di 180 giorni e ha dovuto pagare una multa di mille euro. Adesso anche la Juventus lo ha multato e gli ha tolto “la patente” di gioco.
Fonte: corrieredellosport.it

Fast and Furious, la figlia di Paul Walker fa causa alla Porsche

Paul Walker (Ansa)

Los Angeles, 29 settembre 2015  -Meadow Rain Walker, figlia 16enne dell'attore Paul Walker, star della saga di "Fast and Furious", ha citato in giudizio la casa automobilistica tedesca Porsche.

Il padre 40enne morì arso vivo dopo un incidente, la figlia sostiene che il modello Carrera Gt a bordo del quale viaggiava, come passeggero, era privo "di sistemi di sicurezza montati su auto da corsa (della Porsche) o anche su modelli stradali anche meno costosi. 
Walker si trovava in una pausa delle rirpese per settimo film della serie quando morì a bordo di un Carrera Gt del 2005 guidata dall'amico Rogers Roda, schiantatasi contro un albero lungo una strada di Santa Clarita, nella contea di Los Angeles innescando immediatamente un incendio che non ha lasciato scampo a nessuno dei due. I tecnici dell'ufficio dello sceriffo di Los Angeles e la stradale della California conclusero che l'incidente fu causato dalla velocità eccessiva dell'auto e non da un problema meccanico. 
Ma per Meadow Rain Walker la vettura era in realtà un'auto da corsa omologata per la guida su strada, anche se era priva del sistema di controllo della stabilità, di una cellula in grado di resistere all'urto per proteggere gli occupanti e del sistema automatico per impedire che la vettura prendesse fuoco dopo un incidente. 
Sotto accusa anche il sistema delle cinture di sicurezza e i tubi di gomma dell'alimentazione del motore che erano privi del sistema di interruzione del flusso di carburante che in caso di incidente avrebbero fermato automaticamente la perdita di benzina che prese fuoco. "Senza questi difetti nella Porsche Carrera Gt Paul Walker sarebbe ancora vivo oggi", si legge nel ricorso depositato.
Walker è diventato famoso con la serie, protagonista nei primi cinque primi, "Fast and furious", con a fianco di Vin Diesel e Michelle Rodriguez. Interpretava l'agente Brian O'Connor, infiltrato nel mondo delle gare automobilistiche. L'attore californiano era in vacanza per la Festa del Ringraziamento e stava rientrando da un evento di beneficenza della sua organizzazione di volontariato 'Reach out worldwide'.
Fonte; Quotidiano.Net

Governo, stop all'aumento della benzina

Benzina

Il Governo ferma l'aumento delle accise, che avrebbe provocato un rincaro sulla benzina. Un Consiglio dei ministri lampo, tenutosi oggi, ha, infatti, dato il via libera due importanti decreti: quello fiscale blocca, tra l'altro, l’aumento delle accise sulla benzina e proroga i termini della voluntary disclosure; l’altro sugli enti locali. 

A renderlo noto è stato il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, all'uscita da Palazzo Chigi. 

L'aumento delle accise era previsto dalla clausola di salvaguardia per il mancato incasso dei 728 milioni dell'estensione del reverse charge alla grande distribuzione, l'inversione del versamento Iva bocciato da Bruxelles. Ora viene bloccato grazie anche ai soldi che entreranno in cassa con il prolungamento dei termini per il rientro dei capitali.

Fonte: firstonline.info

Nuove cure contro l'infarto. Trovata la proteina che rigenera il cuore

cuore


Benzina

Governo, stop all'aumento della benzina

Si chiama follistatina-like 1 ed è una proteina che ripara il cuore, rigenerando i tessuti dopo un infarto.
La scoperta è stata descritta nella rivista scientifica Nature, dove viene spiegato come su topi e maiali sia stato possibile stimolare la formazione di nuove cellule del muscolo cardiaco.
Il cuore dei mammiferi infatti, non è capace di auto-ripararsi completamente dopo una grave perdita di cellule - che si ha con un infarto - e finora poco o nulla si sapeva sui fattori che limitano questa rigenerazione.
I ricercatori americani hanno scoperto che nei cuori sani questa proteina si trova sull'epicardio, cioè la membrana che circonda la parete del cuore, osservano che sparisce dopo un infarto.
Mettendo una sorta di cerotto bio-ingegnerizzato, che imita il tessuto dell'epicardio e funziona come una fonte di proteina negli animali infartuati, i ricercatori hanno dimostrato che la proteina induce la crescita delle cellule del muscolo del cuore e migliora le funzioni cardiache.
La conclusione a cui gli studiosi sono arrivati è che ripristinare la presenza della proteina quindi può essere un modo efficace per rigenerare il cuore dopo un infarto, aprendo nuove possibilità di terapia.
Fonte: ilgiornale.it
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