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mercoledì 30 settembre 2015

Le due feste di Berlusconi che compra in Brianza una villa per Francesca


Una villa in Brianza, a Casatenovo, frazione di Rogoredo. A dieci chilometri da Arcore. È l’acquisto che Silvio Berlusconi ha perfezionato qualche giorno prima del suo settantanovesimo compleanno, che cadeva nella giornata di ieri. Ma non è stato un regalo per se stesso. La dimora nota col nome di Villa Giambelli, infatti, è stata comprata dall’ex premier per la compagna Francesca Pascale. Che ci andrà a vivere nel momento in cui - questione di qualche settimana, al massimo qualche mese - saranno finiti quei lavori di ristrutturazione che il presidente di Forza Italia sta seguendo in prima persona.

Come dimostrano le sue continue sortite a Rogoredo e dintorni certificate ieri, con tanto di foto, dal Giornale di Merate. Doveva essere un compleanno in sordina, il settantanovesimo, per Berlusconi. Fino a qualche giorno fa sembrava abbastanza disattento alle dinamiche della politica, abbastanza disinteressato a quelle del Senato che vota la riforma della Costituzione, abbastanza distante da una Forza Italia in preda a una crisi di consensi che pare ormai cronica. E invece, per l’ennesima volta nella sua ormai lunga carriera, l’ex premier riesce a sorprendere tutti. Sia nella sua sfera pubblica che in quella privata. Sul primo fronte, con quell’annuncio del «ritorno in campo» ribadito anche nella notte tra lunedì e martedì a Villa Gernetto, di fronte a una platea di imprenditori brianzoli che gli hanno fatto gli auguri allo scoccare della mezzanotte. Sul secondo, con la scelta di tornare a vivere da solo. A occupare da solo, insomma, la residenza di Arcore. Dietro quest’ultima mossa, però, si nasconde anche un significato politico. Berlusconi interpreta la sua ultima «discesa in campo» come un momento su cui vanno concentrati tutti gli sforzi. Con Villa San Martino che torna a essere il centro nevralgico della vita di Forza Italia, com’era ai tempi dei mega-vertici di maggioranza e delle cene del lunedì con Umberto Bossi. E con un allentamento dei rapporti con il «cerchio magico», mentre la Pascale, con Dudù, dovrebbe presto traslocare a Villa Giambelli.
Quello festeggiato ieri, insomma, sembra essere per Berlusconi un compleanno che chiude un’era e ne apre un’altra. L’ex premier torna a giocare in solitaria. Più idee e più strategia politica, meno polemiche interne e meno litigi. Come il litigio che, memore del sommovimento creato qualche mese fa dalla festa di compleanno della Pascale (molti forzisti non erano stati invitati, altri sì, e alcuni dei primi c’erano rimasti male assai), l’ex premier ha scongiurato con l’organizzazione del compleanno di ieri sera, ad Arcore. La festa (con Bocelli che cantava) è stata riservata solo ai familiari, agli amici di vecchia data, ai vertici delle aziende (Fedele Confalonieri ed Ennio Doris), del Milan (Adriano Galliani) o delle testate giornalistiche (Alessandro Sallusti) con cui Berlusconi ha rapporti antichi. Politica, invece, poco o niente (tra gli invitati c’erano Mariarosaria Rossi e Michela Vittoria Brambilla). Per i politici, infatti, è stata organizzata un’altra festa che andrà in scena stasera a Roma, alla Terrazza Caffarelli, a pochi metri dal Campidoglio. Tra gli invitati ci sono i senatori, i deputati e anche gli europarlamentari azzurri, oltre a qualche big forzista che non ha incarichi istituzionali o che, come nel caso di Giovanni Toti, governa qualche ente locale.
Dicono che Berlusconi possa tirar fuori dal cilindro, stasera, qualcuno dei suoi annunci politici a effetto, magari proprio al momento del taglio della torta di compleanno. Tra i regali riceverà quello per cui Paolo Romani sta raccogliendo i soldi all’interno del gruppo di Palazzo Madama, lo stesso che giorni fa ha perso altri due pezzi, finiti nella pattuglia di Denis Verdini. «Stiamo raccogliendo cinquanta euro a testa per fare il regalo al presidente», s’è lasciato scappare ieri il capogruppo nel bel mezzo della buvette del Senato. Una cifra un po’ misera. Soprattutto se si considera che il festeggiato - che comunque, va detto, ha ben altre possibilità - era solito regalare Mini Cooper, tablet, orologi e, male che andasse, televisori al plasma. Anche ai parlamentari, a volte.
Fonte: corriere.it

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