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martedì 29 settembre 2015

Altri guai per Massimo Ferrero: sequestrati conti e l’appartamento ai Parioli


Dalle gioie del campionato grazie alla sua Sampdoria protagonista di un inizio scintillante, ai guai con la procura di Roma che ha ottenuto il sequestro di conti correnti e di un palazzo ai Parioli per un valore complessivo di un milione e duecentomila euro. Per Massimo Ferrero è, in altre parole, un inizio d’autunno in chiaro scuro.Le disavventure del presidente della Sampdoria, pero non si limitano ai suoi problemi con il fisco. Ferrero — già indagato per omessi versamenti di 200mila euro riconducibili alla sua Blu Cinematografica — deve difendersi anche dai condomini del palazzo in cui vive ai Parioli che lo accusano della ristrutturazione dell’appartamento. Una querelle finita in tribunale davanti al pm Louella Santini che gli contesta «l’illegittimità del permesso di costruire». A far saltare la pax condominiale sarebbe stata la decisione di Ferrero di demolire i tramezzi, smantellare la vecchia pavimentazione e a far abbattere la cabina sauna nonostante avesse ricevuto il divieto di continuare i lavori: «Ordine di immediata sospensione dei lavori emessa dal direttore dell’Unità organizzativa tecnica del II municipio di Roma, in data 20 maggio 2011». Un ordine che pero Ferrero non avrebbe rispettato con la conseguente segnalazione sui presunti lavori illeciti alle autorità competenti da parte degli inquilini che si sono costituiti parte civile nel processo. Il 18 novembre è attesa la sentenza.La storia giudiziaria, avviata la scorsa primavera, sta facendo luce anche sul rapporto tra l’imprenditore, soprannominato “er Viperetta”, e il fisco, verso il quale il presidente sembra avere poca simpatia come sostengono gli inquirenti. Ferrero è, infatti, già sotto processo con l’accusa di aver evaso l’Ires per un milione e 176mila euro, come sostiene il pm Mario Palazzi che contesta al Viperetta il reato di dichiarazione infedele. La situazione, dai contorni ancora non definiti, ha imposto al pm Antonino Di Maio di chiedere (e ottenere) il sequestro di conti bancari e beni immobili riconducibili a Ferrero per una cifra di un milione e duecento mila euro.

FONTE: corriere.it

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