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sabato 22 agosto 2015

Lazio-Bologna 2-1: Biglia e Kishna non perdonano, Mancosu non basta a Rossi


Ricardo Kishna, 20 anni, esulta con Keita dopo aver segnato il secondo gol laziale. Getty

Convince la squadra di Pioli, che chiude la pratica già dopo i primi 45'. L'olandese segna all'esordio in A, ma preoccupa l'argentino: esce per un problema al polpaccio


Il luna park Lazio riapre per la nuova stagione, e si arricchisce di una nuova attrazione arrivata dall’Olanda: Ricardo Kishna, classe ’95 e maglia numero 88, mancino specializzato in gol all’esordio in campionato. Lo aveva fatto nell’Ajax, a 19 anni, entrando nel club ristretto dei vari Cruijff, Van Basten e Kluivert, lo ha rifatto questa sera all’Olimpico timbrando al 23’ il secondo gol della Lazio al Bologna. Finisce 2-1 per la banda di Pioli, che ricomincia da dove aveva lasciato, vincendo e divertendo. Preoccupano però le condizioni di Biglia, uscito in barella per un problema muscolare al polpaccio destro nel secondo tempo, dopo aver aperto le danze con l’1-0 nei primi 45’: è probabile che l'argentino salti il ritorno col Leverkusen nei playoff di Champions.

INGRANAGGI — Dopo l'1-1 dei giallorossi a Verona, l’altra faccia di Roma ha il sorriso dei biancocelesti a fine partita e gli ingranaggi ben rodati di un gruppo che ha cambiato molto meno degli altri e che viaggia a ritmi più alti essendo più avanti nella preparazione. La Lazio cresce, la brutta copia vista in Supercoppa con la Juve è un ricordo (ma i passi avanti si erano già visti nel playoff di Champions con il Bayer Leverkusen), il turnover di Pioli convince, così come i talenti che il club biancoceleste va a pescare in giro per l’Europa. Il dominio sul timido Bologna è pressoché totale, il tridente d’attacco con Candreva e Kishna a girare attorno a Keita funziona alla grande, gli esterni bassi spingono con qualità (piace soprattutto Basta a destra), la regia del capitano Biglia è impeccabile. Un suo piatto telecomandato nell’angolino sblocca la gara al 17’, al termine di un’azione insistita dalle parti di Mirante da tutta l’artiglieria pesante, poi gli applausi saranno per Kishna, come detto. A proposito di esordienti, anche Mancosu fa la sua parte: lui in Serie A non ci è arrivato a 20 anni come l’olandese della Lazio, ma a 30, però la gioia della rete alla sua “prima” tra i big se la prende pure lui, bruciando Radu in contropiede e riaprendo i giochi al 43’ del primo tempo.
SEMPRE LAZIO — L’applausometro dell'Olimpico per Kishna schizza al cielo anche nella ripresa, nonostante il resto dei compagni abbassi un po’ troppo il ritmo, concedendo a volte troppi spazi alla squadra di Rossi. In ogni caso, le cose migliori le fa vedere ancora la Lazio: Mirante si supera almeno un paio di volte, sulla bomba di Basta al 30’ e sul tiro a giro di Candreva dopo un’azione irresistibile al 27’. Mentre Destro debutta in rossoblù al 30', tra i biancocelesti c'è spazio anche per Milinkovic-Savic e Felipe Anderson, anche se il cambio che preoccupa di più è quello obbligato di Cataldi per Biglia: il capitano è uscito al 6' del secondo tempo per un problema muscolare. È l'ennesimo allarme per Pioli?
Fonte:  gazzetta.it


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