Una ne fa e cento ne pensa. Ma non è detto che tutto ciò che pensa si possa fare. Matteo Renzi, oltre al taglio delle tasse annunciato tempo fa, sfogliando il libro dei sogni ne ha tirato fuori un altro, decisamente ambizioso. Secondo quanto riporta il quotidiano romano Il Messaggero il governo sta studiando la possibilità di introdurre già nel 2016 unsussidio a integrazione del reddito delle fasce più deboli. Si tratterebbe di un assegno che può arrivare al massimo a 780 euro mensili. L'intenzione di palazzo Chigi è di aiutare le famiglie a uscire in maniera definitiva dalla crisi. Si pensi per esempio a una famiglia con due figli, da un reddito inferiore a 980 euro. Nelle fasce deboli verrebbero compresi anche gli over 55 fuori dal mercato del lavoro causa crisi. Guai, però, a parlare di reddito minimo garantito, per il governo si tratterà di una integrazione tra l'altro subordinata all'obbligo per i potenziali beneficiari di frequentare programmi di avvio al lavoro e di reinserimento sociale. Come si vede, sono stati usati molti condizionali. Già, perché anche questo non è un sogno a costo zero visto che per l'integrazione del reddito la copertura minima messa in conto ammonta a 2,4 miliardi. Niente male se si pensa che la legge di Stabilità sarà, dai 23 miliardi previsti, all'incirca di 30 per soddisfare le promesse di Renzi per esempio di cancellare l'Imu-Tasi sulla prima casa. Ma il governo è convinto che le coperture finanziarie per i desiderata renziani saranno garantiti da spending review, rientro dei capitali e flessibilità sul bilancio pattuita con l'Ue.
Fonte: italiaoggi.it
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