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venerdì 6 novembre 2015

Aereo precipitato nel Sinai, Bbc: «È stata una bomba piazzata nella stiva»


Gli inquirenti britannici che indagano sul disastro aereo nei cieli del Sinai ritengono che l’Airbus russo sia esploso a causa di una bomba che si trovava nella stiva del velivolo: lo scrive la Bbc online. Una tesi che trova conferma anche nel modo con cui i passeggeri britannici rientreranno da Sharm: con la possibilità di portare solo il bagaglio a mano e con il bagaglio che verrà spedito con un altro volo. L’incidente aereo che ha coinvolto l’aereo russo resta tuttavia ancora avvolto nel mistero. Dall’analisi della prima scatola nera dell’A321 della Metrojet, quella che registra i parametri di volo, non fornisce - al momento - elementi che spieghino le cause del più grave disastro aereo della storia russa e in cui il 31 ottobre sono morte 224 persone. Lo ha scritto oggi il quotidiano Kommersant, citando fonti «vicine alle indagini». Stando al giornale russo, il registratore dei parametri di volo - la cui analisi è stata annunciata ieri dalle autorità russe, senza però fornire informazioni ufficiali su quanto emerso - ha mostrato che nel corso del volo (durato poco più di 20 minuti) tutti i sistemi dell’Airbus funzionavano correttamente. Secondo quanto spiegato dalle fonti, si è verificato un qualche evento dopo il quale la registrazione di tutti i parametri di volo si è interrotta simultaneamente. Gli esperti hanno suggerito che in seguito alla separazione della coda dell’aereo dalla fusoliera, in aria sia avvenuta la rottura di tutti i cavi, che uniscono i sensori alla scatola nera (posta appunto nella coda).La «possibilità di una bomba a bordo dell’aereo precipitato nel Sinai» ipotizzata da Barack Obama e dalla Gran Bretagna «è solo una delle supposizioni» ha detto successivamente il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ribadendo che «si sta conducendo un’inchiesta durante la quale non si esclude a priori nessuna ipotesi».Intanto le misure precauzionali delle compagnie aeree si stanno estendendo da Sharm a tutto il resto dell’Egitto. La Klm ha deciso che anche per i voli in partenza dal Cairo saranno consentiti solo bagagli a mano. La compagnia low cost Easyjet denuncia invece che i suoi voli che avrebbero dovuto rimpatriare i turisti da Sharm verso la Gran Bretagna e altrove sono stati bloccati dalle autorità egiziane. Lo ha reso noto la stessa società in un comunicato. «Siamo spiacenti di informare i passeggeri che i nostri piani per riportarli a casa messi in atto ieri sono stati sospesi dalle autorità egiziane - si legge nel comunicato - Discussioni sono attualmente in corso a più alto livello politico per risolvere questa situazione. Siamo molto dispiaciuti e capiamo che questo momento è estremamente frustrante per i nostri passeggeri. Purtroppo la situazione è al di fuori del nostro controllo». Secondo fonti britanniche l’aeroporto di Sharm sarebbe stato sgomberato e i passeggeri rispediti in albergo.

Fonte: corriere.it

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